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CASA DELLA CACCIA ANTICA – Nuovo sistema di monitoraggio

In questi giorni si è concluso il primo “cantiere pilota di monitoraggio e schedatura conservativa” presso la Domus della Caccia Antica, con gli studenti dell’Università di Torino afferenti al Corso di Laurea magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, al Dottorato in Scienze Archeologiche, Storiche, Storico Artistiche e al Corso Magistrale in Archeologia e Storia antica.

Consolidare lo stato di conservazione del sito di Pompei, raggiunto con il Grande Progetto Pompei, è l’obiettivo del sistema di monitoraggio e manutenzione programmata che il Parco sta sviluppando e sperimentando in questi mesi.

Ai fini della conservazione e di tutte quelle analisi propedeutiche al rilevamento dello stato delle strutture archeologiche e degli apparati decorativi, il Parco sta coinvolgendo sempre più le Università e gli studenti in progetti “di monitoraggio e schedatura”, con l'obiettivo di ricevere supporto per le numerose attività sul campo e al contempo di favorire la formazione diretta dei giovani studenti.

Gli strumenti e il sistema di acquisizione dei dati sono stati messi a punto dai funzionari del Parco e nell’ambito di un Accordo Attuativo finalizzato al monitoraggio del Sito di Pompei, vengono testati dagli studenti grazie ad un’attività di survey dello stato di conservazione e schedatura conservativa, in questo caso della Domus della Caccia Antica, l’importante complesso archeologico già oggetto di studio e parte dei progetti di ricerca sviluppati a Pompei dall’Università di Torino e dal Centro Conservazione e Restauro (CCR) “La Venaria Reale”, a partire dal 2016.

Il coordinamento dell’attività e del sistema di acquisizione dati, che prevede anche voli mensili di un drone che fotografa l'intero sito dall'alto, è a cura del Parco archeologico di Pompei: ing. Vincenzo Calvanese (responsabile Ufficio Tecnico), ing. Alessandra Zambrano, dott. Antonino Russo e arch. Raffaele Martinelli, mentre gli interventi di manutenzione sono coordinati dall'arch. Arianna Spinosa sulla base di una programmazione annuale che si prevede essere sempre più accurata grazie ai dati acquisiti. Il progetto si avvale inoltre della collaborazione di un gruppo del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Salerno, coordinato dal prof.  Ing. Luigi Petti.

Gli studenti sono coordinati da Diego Elia (Dip. di Studi Storici, UniTO) e Daniele Castelli (Dip. di Scienze della Terra, UniTO), da Michela Cardinali (CCR-Laboratori di restauro e Scuola di Alta Formazione) e Arianna Scarcella (CCR-SAF), e sono coinvolti quotidianamente in momenti di confronto con i Funzionari del Parco Archeologico ed i diversi consulenti specialistici per l’analisi interdisciplinare dei manufatti e di condition reporting delle Domus.

L’attività didattica ha ricevuto il sostegno dell’Associazione Amici della Reggia e del Centro di Restauro “La Venaria Reale”.