Convenzione (Rep. n. 67 del 03/08/2018) Laboratorio di Ricerche Applicate (PAP) – Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria.

Il programma di ricerca riguarda lo studio di malte e intonaci di Pompei, materiali lapidei artificiali, che conservano l’impronta tecnologica delle maestranze che le hanno prodotte. Le malte e gli intonaci di Pompei sono prodotti particolarissimi e la loro conoscenza è basilare per la comprensione delle tecniche edilizie e degli apparati decorativi di epoca romana. L’analisi, complessa ed articolata, necessita grande attenzione in ogni fase di studio e prevede l’apporto di varie discipline: dalla geologia alla petrografia e mineralogia, dall’archeologia all’archeometria.

La peculiarità di malte ed intonaci pompeiani - e dell’area vesuviana in generale – richiede la necessità di sviluppare un metodo di studio pensato ed ottimizzato appositamente per l'area archeologica di Pompei, con il fine primo di contribuire a risolvere, nel miglior modo possibile, problemi di tipo archeologico, archeometrico e conservativo.

In primo luogo tali attività saranno finalizzate al raggiungimento dei seguenti obbiettivi:

  • Primo anno: Definizione di un “protocollo analitico minimo” per le malte e gli intonaci dell’area archeologica di Pompei, da utilizzare per tutti gli interventi di diagnostica e restauro dei cantieri del Parco archeologico, in modo da rendere omogenei e confrontabili i dati composizionali provenienti da tutta l’area archeologica.
  • Secondo anno: Definizione di “protocolli analitici di approfondimento” da richiedere per la risoluzione di problematiche specifiche quali:
  • Provenienza delle materie prime utilizzate per la produzione di malte e intonaci;
  • Analisi del degrado di intonaci e malte.
  • Terzo anno: Implementazione di metodologie statistiche, basate sull’analisi dei dati composizionali, finalizzate al riconoscimento delle malte appartenenti a fasi costruttive diverse.

Il raggiungimento degli obiettivi precedentemente elencati sarà portato a termine attraverso:

  • Il campionamento di nuove malte e intonaci nel PAP, i cui punti di prelievo saranno concordati di volta in volta con il PAP;
  • Realizzazione di “Vademecum illustrati” di facile lettura che siano di ausilio agli operatori del PAP per indirizzare le tipologie di analisi da richiedere nei vari cantieri di Restauro;
  • Costruzione di un database ACCESS con i campi composizionali che caratterizzano le malte e gli intonaci antichi da utilizzare per la raccolta dei dati composizionali di tutta l’area archeologica.