È una piattaforma digitale che consente di fornire alla comunità scientifica e al pubblico, in forma diretta e non mediata da altri enti o sedi editoriali, notizie e relazioni preliminari riguardanti progetti di scavo, di ricerca e di restauro nelle sedi del Parco. In questa maniera, si mira a trascinare l’idea all’origine di progetti editoriali come “Notizie degli Scavi” nell’era digitale, diffondendo informazioni “in tempo reale” e sfruttando la connettività e l’accessibilità della rete. Il servizio è gratuito e “open access”.

Gli obiettivi principali, che si ispirano ai valori dell’open access, della trasparenza e della condivisione corretta e tempestiva di risultati scientifici ottenuti grazie a finanziamenti pubblici, sono di accelerare e ampliare la diffusione dell’enorme patrimonio di dati e conoscenze di Pompei, Oplontis, Stabia, Boscoreale e Poggiomarino, che è in continua evoluzione grazie a numerosi progetti di restauro, ricerca e scavo stratigrafico.

Il coordinamento dell’e-journal è affidato al direttore pro tempore del PAP, che nomina la segreteria di redazione tra i funzionari del Parco. Il comitato di redazione è composto dai funzionari architetti, archeologi, restauratori, ingegneri e antropologi del PAP. Il Comitato scientifico del PAP si esprime annualmente sulla iniziativa, suggerendo eventuali modifiche e miglioramenti. Per la valutazione dei contributi, la segreteria di redazione si può avvalere anche di esperti esterni.

E-Journal-1 Scavo di due vittime dell’eruzione nell’insula dei Casti Amanti2

Scavo di due vittime dell’eruzione nell’insula dei Casti Amanti. Nuovi dati vulcanologici e sismologici

“Avvennero molti infortuni a questo mondo, ma nessuno che valga ad arrecare cotanta soddisfazione ai posteri” scrive Goethe nel suo Viaggio in Italia, sotto la data del 13 marzo 1787. Quanto tragico fosse quell’ “infortunio”, lo si sta indagando ancora oggi, grazie a nuove tecnologie e metodologie della ricerca archeologica e vulcanologica. Sin dai primi scavi, iniziati nel 1748, il rinvenimento di vittime dell’eruzione del 79 d.C. ha fatto grande impressione sui contemporanei, anche oltre l’ambito archeologico. Si pensi, per citare un esempio particolarmente emblematico, al racconto Arria Marcella di Théophile Gautier (1852), ambientato nella villa di Diomede che aveva restituito i corpi di venti vittime, rifugiatesi nel criptoportico del complesso scavato tra il 1771 e il 1774 (Dessales 2002, p. 30). …leggi tutto

parco archeologico di pompei