La struttura dell’intero blocco urbanistico si deve alla generale pianificazione avvenuta nel corso del III secolo a.C. (Gallo 2001, pp. 85-91; Giglio 2016; Pesando, Giglio 2017, pp. 21-28) e consiste in una maglia regolare di isolati rettangolari, allungati con un rapporto tra larghezza e lunghezza di 1:3 (30 x 90 m), sviluppata intorno ai tre assi stradali principali con andamento est-ovest, su cui si affacciano i lati brevi delle insulae.
Ri-scavare Pompei:nuovi dati interdisciplinari dagli ambienti indagati a fine ‘800 di Regio IX, 10.1.4.
L’attività di scavo in corso all’insula10 della Regio IX di Pompei rientra negli interventi previsti dal progetto “Scavo e messa in sicurezza e restauro dell’insula 10 Regio IX ai fini della riconnessione con il tessuto urbano di via di Nola”, che prevede l’avanzamento del fronte di scavo verso sud-est, fino all’allineamento con i fronti delle adiacenti insulae 9 e 14. L’obiettivo è di liberare un’ampia parte rimasta non scavata (circa 3.200 mq) con i lavori effettuati nell’area tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo.
La Regio IX occupa la porzione centrale della città ed è delimitata alle estremità nord e sud dai decumani di via di Nola e di via dell’Abbondanza.
Un terzo asse, ancora in parte sepolto dalla coltre piroclastica, attraversava la zona centrale con andamento est-ovest identificato con la vìu mefiu
o mefiru menzionata in una iscrizione osca letta sulla facciata della Casa del Moralista (Vetter 1957, s. 57; Varone, Stefani 2009, pp. 257-259).