L’abitazione presenta un impianto irregolare costituito dall'aggregazione di due unità modeste originariamente indipendenti. La zona dell’atrio conserva quasi integralmente l’originaria decorazione risalente all'ultimo periodo della città; ben conservata è la parte superiore a filari di blocchi dipinti. Un tavolo in marmo poggiato su gambe in forma di leoni alati borda l’impluvio. Il settore posteriore è formato dagli ambienti che gravitano intorno al portico e al giardino centrale, dedicati al convivio o al ricevimento di ospiti, riccamente decorati.

Le immagini di Bacco e Venere a grandezza naturale sono dipinte nelle pareti dell’esedra, la zona centrale del pavimento del triclinio è impreziosita da un intarsio di marmi colorati.

Sulla parete di fondo del giardino è un’edicola in cui trova posto il larario per il culto familiare.

Data di scavo: 1896-1897.