La casa è uno degli esempi più solenni e maestosi di come doveva apparire la dimora di un membro dell’aristocrazia pompeiana e si caratterizza per le imponenti soluzioni architettoniche, come le altissime colonne corinzie in tufo dell’atrio. Presenta anche un peristilio di tipo rodio, cioè con il lato settentrionale più alto degli altri, una scelta architettonica documentata anche in altre case pompeiane come nella Casa dell’Ancora  e nella Casa degli Amorini Dorati.

Sulla base di alcuni graffiti e di iscrizioni presenti su molti oggetti è stato individuato in Lucius Albucius Celsusl’ultimo proprietario della casa. L’aspetto attuale dell’edificio è databile al 40-30 a.C. quando molti ambienti, soprattutto quelli che affacciavano sull’atrio, vennero restaurati.

La casa deve il suo nome alla visita dei reali Umberto I e Margherita di Savoia nel giorno della celebrazione delle loro nozze d’argento del 1893.


Data di scavo: 1883; 1891-1893; 1907-1908.