La “Palestra Grande”, riaperta al pubblico nel 2015, è costituita da una grande piazza quadrata scoperta, di circa m 140 x 140, circondata da portici e chiusa verso l’esterno da un alto muro con merli nel quale si aprono 10 porte. Sui tre lati del grande cortile interno erano piantati platani, centenari al momento dell’eruzione, di cui sono ora visibili i calchi delle radici. Al centro si trova invece una piscina di 23 x 35 m. Fu costruita in età augustea, all'inizio del I secolo d.C., ed era il luogo destinato alla formazione fisica ed intellettuale dei giovani cittadini.
Sulle pareti e sulle colonne sono presenti numerosi graffiti di tema erotico o poetico lasciati dai frequentatori. Durante lo scavo si rinvennero numerose vittime che invano avevano cercato un rifugio o una via di scampo attraverso l’edificio.
La Palestra è anche uno dei principali spazi espositivi della città: ospita la mostra permanente dei grandi affreschi del Complesso dei Triclini di Moregine, un raffinato edificio posto a circa 600 metri dal sito di Pompei. Sono inoltre esposti gli oggetti qui rinvenuti, compresi i reperti naturalistici tra cui tavolette cerate che costituivano l’archivio della famiglia che qui viveva, un cesto in vimini, suole di sandali e una roncola.
Sull'altro braccio della Palestra sono ospitate grandi mostre temporanee come “Pompei e l’Egitto” e nel 2017 “Pompei e la Grecia” e “Pompei e gli Etruschi” con reperti provenienti dai principali musei europei.
Data di scavo: 1935-1939.