La “Palestra Grande”, riaperta al pubblico nel 2015, è costituita da una grande piazza quadrata scoperta, di circa m 140 x 140, circondata da portici e chiusa verso l’esterno da un alto muro con merli nel quale si aprono 10 porte. Sui tre lati del grande cortile interno erano piantati platani, centenari al momento dell’eruzione, di cui sono ora visibili i calchi delle radici. Al centro si trova invece una piscina di 23 x 35 m. Fu costruita in età augustea, all'inizio del I secolo d.C., ed era il luogo destinato alla formazione fisica ed intellettuale dei giovani cittadini.
Sulle pareti e sulle colonne sono presenti numerosi graffiti di tema erotico o poetico lasciati dai frequentatori. Durante lo scavo si rinvennero numerose vittime che invano avevano cercato un rifugio o una via di scampo attraverso l’edificio.
La Palestra è anche uno dei principali spazi espositivi della città e ha ospitato in passato diverse mostre temporanee, tra cui, “Pompei e l’Egitto” e “Pompei e la Grecia” e “Pompei e gli Etruschi” con reperti provenienti dai principali musei italiani ed europei.
Le ultime mostre permanenti, fra cui “VENUSTAS. Grazie e bellezza a Pompei”, “Arte e sensualità nelle case di Pompei” e “L’Altra Pompei. Vite comuni all’ombra del Vesuvio”, sono state ospitate nel braccio Ovest, dove ora è visitabile la mostra “Essere donna nell’antica Pompei”.
Data di scavo: 1935-1939.