Il Santuario di Venere occupa una scenografica terrazza artificiale che offre una splendida vista sul Golfo di Napoli e domina da lontano la baia in cui doveva avere sede il porto. Venere era la dea protettrice di Pompei cui venne intitolata la colonia al momento della deduzione (80 a.C.), adorata già in età pre-romana, assunse in seguito anche la funzione di dea protettrice della navigazione.

Il terremoto del 62 d.C. e quelli che si succedettero fino all'eruzione, causarono la distruzione del tempio la cui ricostruzione non era stata ancora ultimata nel 79 d.C.

Il primo santuario si data al II secolo a.C. ed era costituito da uno spazio circondato da portici al cui centro si ergeva il tempio. Quanto è oggi visibile risale alla prima età imperiale. Nel corso degli scavi ottocenteschi, in un piccolo sacello provvisorio addossato al fondo della cella del tempio, venne rinvenuta una grande lucerna d’oro, del peso di 896 grammi, dono dell’imperatore Nerone, ora al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Data di scavo: 1852; 1869; 1872; 1898; 1937, 1952-1953; 1984-1985; 2004-2005.