Il tempio, il più piccolo degli edifici di culto pompeiani, ha suscitato sin dalla sua scoperta un vivace dibattito sulla divinità che qui veniva venerata. Sulla base di un’iscrizione in lingua osca si ritenne che il tempio fosse dedicato a Giove Meilichio (dolce come il miele), una divinità legata all'oltretomba i cui luoghi di culto in genere sorgevano fuori dal centro urbano.

Più probabilmente il tempio era dedicato ad Asclepio, patrono della medicina, come suggerito dal rinvenimento di una statua in terracotta oggi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli e di una cassetta medica. Al centro del cortile vi è l’altare in tufo; una ripida scalinata porta al tempio con quattro colonne sulla facciata e due ai lati, con capitelli corinzi decorati da una testa maschile barbata. Nella cella vi erano le basi delle statue di culto di Asclepio e Igea. Il tempio fu probabilmente eretto tra il III e il II sec. a.C.

Data di scavo: 1766-1798; 1869; 1940.