Il piano, databile agli inizi del I sec. a.C., è in relazione con il consistente rifacimento del sistema di fortificazione realizzato poco prima dell’assedio di Pompei, avvenuto nel 89 a.C. e attestato anche dalla costruzione delle 12 torri in opera incerta. Lo scavo nell’area del lato anteriore della Torre XI (rivolto verso l’esterno della città) ha confermato l’esistenza di una cinta muraria in blocchi di pappamonte, databile al primo quarto del VI sec. a.C., distinta da una seconda cinta in blocchi di calcare, genericamente attribuita all’età arcaica. Da una prima analisi dei materiali rinvenuti è possibile inquadrare questa seconda fase nella prima metà del V sec. a.C.. Un’acquisizione che, se confermata, potrebbe segnare una tappa fondamentale per la conoscenza della storia urbana di Pompei. Altrettanto interessante è la straordinaria sovrapposizione dei vari piani stradali pertinenti ad una via pomeriale che, creata in età arcaica, ha continuato ad esistere, fino all’eruzione del 79 d.C. Infine lo scavo nell’area del lato posteriore la Torre XI (rivolto verso la città) ha rilevato tracce di un asse viario datato alla prima metà del V sec. a.C., confermando l’ipotesi, avanzata da Amedeo Maiuri, circa l’esistenza di una porta urbica di età arcaica in corrispondenza della Torre IX.