Nel suo impianto originario risalente alla metà del II secolo a.C., la casa era unita alla dimora adiacente, formando un’unica grande proprietà. Nell'ultima fase di vita di Pompei l’abitazione fu ristrutturata e gran parte delle pareti furono ridipinte.Tra gli affreschi di questa epoca spicca il grande quadro con Adone morente ed Afrodite dipinto nel giardino, che ha dato il nome alla casa e che è stato recentemente restaurato.
Nella mitologia greca, Adone, un giovane dall'aspetto bellissimo, amato da Afrodite, morì poiché Marte (o Apollo secondo alcuni), spinto dalla gelosia, lo fece aggredire da un cinghiale durante una caccia nei boschi. Dal sangue di Adone crebbero gli anemoni.
Nel grande ambiente aperto sul giardino troviamo un altro quadro che affronta il tema dell’amore e del desiderio: sulla parete est, a sinistra,si possono notare i resti di un affresco che mostra la “Toeletta di Ermafrodito”. L’amore inadempiuto e inadempibile, che troviamo in questi quadri, era un tema ricorrente nell'arte e nella letteratura antica.
Data di scavo: 1835-1838.