Il Tempio di Giove domina il lato settentrionale del Foro, e alle sue spalle si erge scenograficamente il Vesuvio. Con la deduzione della colonia (80 a.C.) il tempio fu oggetto di un radicale rifacimento e divenne un vero e proprio Capitolium, con le tre statue di culto di Giove, Giunone e Minerva, che imitavano quelle del Capitolium di Roma, collocate su un’alta base, così da renderle visibili a chi transitava nella piazza del Foro.
I nuovi interventi allungarono la cella del tempio, che venne dotata di un ricco pavimento a mosaico con elementi marmorei. Nel podio si aprono le favissae, ambienti sotterranei in origine destinati ad accogliere le offerte agli dei. Secondo alcuni studi, in un secondo momento probabilmente le favissae custodirono il tesoro pubblico della città.
Ai lati del podio del Capitolium erano due statue equestri, come testimoniato dal rilievo ritrovato nel larario* della casa di Lucio Cecilio Giocondo
Data di scavo: 1810; 1816; 1820.