Nella sua configurazione attuale questa vasta abitazione è il risultato della fusione di due unità indipendenti caratterizzate da uno stesso schema planimetrico, che vedeva il settore propriamente residenziale posto ad ovest, su Via di Nocera, e ad est un ampio spazio a giardino. Con ogni probabilità, il complesso nato da questo accorpamento doveva avere una funzione commerciale o, comunque, essere in qualche modo aperto al pubblico, come lascerebbe supporre la presenza di iscrizioni elettorali in uno degli ambienti interni. La grande abitazione conserva molte delle pitture parietali originali, tra le quali spicca, in particolare, la decorazione in IV stile poempeiano della grande sale (oecus) affacciata sul giardino, con quadretti mitologici inseriti al centro di pannelli giallo ocra. Degno di nota è anche il raffinato larario (luogo destinato al culto domestico) da cui la domus prende il nome; ubicato all'interno di un piccolo cubicolo, esso è decorato con amorini in volo e fiori sparsi. L'area dell'hortus (giardino) è invece provvista di un grande triclinio in muratura inserito su un pavimento in cocciopesto con inserti di marmo.