Le murature costituite da diversi materiali presentano tutte quelle casistiche coerenti con un sito archeologico in ambiente con aerosol marino. Lo stato di conservazione è fortemente compromesso per problemi legati prevalentemente a ricrescite radicate e biologiche più strettamente intese.
L’intervento mira alla rigorosa conservazione del settore settentrionale delle fortificazioni (mura e torri X e XI), specie per quanto attiene le parti antiche venute alla luce durante gli scavi della prima metà del Novecento.
Gli interventi in essere rispettano la visibilità della percorrenza del pomerio esterno sia delle torri sia delle mura; la stessa cosa vale per la percezione che si avrà nel percorso di avvicinamento alle torri dalla via del Labirinto e da via di Mercurio. Elemento fondante del progetto per la fruizione della Torre XI è la “musealizzazione” dell’area posta a meridione, la torre la cui sistemazione del 1932 non è più leggibile.
L’intervento di valorizzazione renderà visitabile la torre XI, all’area archeologica antistante, il camminamento superiore fino alla torre X. Infatti, per questi ultimi elementi, tuttavia, l’accessibilità sarà prevista in sicurezza per piccoli gruppi e per la manutenzione ordinaria. In una successiva fase si potrà pensare a una circolazione più diffusa lungo il settore settentrionale delle fortificazioni, aprendo le posterle al piede delle torri e, dunque, mettendo in comunicazione le strade cittadine con il pomerio esterno settentrionale (come avveniva fino al 79 d.C.).
L’intervento ha inoltre affrontato tematiche afferenti il restauro delle superfici lapidee e dei materiali tufacei.