L’edificio fu scavato nel 1874 ed è l’unica conceria nota in città; occupò gran parte dell’insula 5 intorno al I secolo d.C.; nel momento di massimo sviluppo la conceria utilizzava 15 vasche di forma cilindrica all’interno delle quali avveniva la macerazione delle pelli in acqua, alla quale venivano aggiunti estratti vegetali o allume di Lipari. In seguito le pelli, così trattate, venivano appese nel peristilio e lavorate nelle piccole stanze aperte sul lato est.  Non è stata ancora individuata, invece, l’area dedicata al lavaggio del pellame che richiedeva l’utilizzo di sostanze maleodoranti. Lungo il muro ovest del peristilio è un triclinio estivo, utilizzato come residenza del coriarius, decorato con il famoso mosaico con allegoria della morte (oggi al MANN).