L’esposizione in programma presso la casa del Criptoportico si sviluppa in uno dei corridoi sotterranei della Domus, con due installazioni originali che dialogano con gli affreschi parietali romani.
La prima installazione giustappone al ciclo pittorico del corridoio sotterraneo del Criptoportico il colonnato dipinto di Catrin Huber, in cui la superficie decorata è un caleidoscopio di colori ritmati, che ricrea architetture reali e illusionistiche. Attraverso l'incorporazione di repliche di oggetti romani di uso quotidiano, come lampade a olio e vasi da toeletta, Huber collega il mondo romano a quello contemporaneo, in una nuova forma di design.
La seconda installazione dialoga con il complesso termale della Domus, con i suoi affreschi dai compositi disegni architettonici, ricchi di rimandi illusionistici. La pittura contemporanea, di rimando, risponde con un gioco complesso di spazio 2D e 3D, pareti aperte e chiuse, spazio interno ed esterno e spostamenti prospettici.
Parallelamente all’esposizione di Pompei, la mostra Expanded Interiors ad Ercolano esplora la cultura materiale romana e rivisita i metodi di esposizione in chiave contemporanea, nella Casa del Bel Cortile (dal 16 maggio 2018 al 15 gennaio 2019).
“Prendendo in esame due case differenti di epoca romana – dichiara Catrin Huber – ho cercato di stabilire un dialogo tra antico e moderno, esplorando allo stesso tempo ciò che pittura contemporanea e pratica artistica specifica nel sito possono imparare dal lavoro spesso incredibilmente complesso e sofisticato dei pittori romani. Il progetto, attraverso il connubio tra pratica artistica e indagine archeologica, scansioni e stampa digitali in 3D, tenta di fornire una prospettiva alternativa sulle modalità di configurazione dello spazio e di distribuzione dei manufatti all’interno degli ambienti residenziali di età romana”
“La Pompei archeologica, quella della città antica riportata alla luce, vive una sua vita – dichiara MassimoOsanna - quella contemporanea, che, come in ogni tempo, continua ad influenzare uomini e artisti del presente. L’installazione di Catrin Huber è un esempio di quanto il fascino e la suggestione di Pompei, ancora inspirino gli animi artistici dando luogo a processi creativi originali.”
Expanded Interiors diretto dall’artista visuale Catrin Huber e promosso dall’Università di Newcastle dove vive Catrin, è finanziato dall’AHRC (Arts & Humanities Research Council), in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei, il Parco Archeologico di Ercolano, l’Herculaneum Conservation Project e Art Editions North.
Il team riunisce artisti, archeologi ed esperti di tecnologia digitale è composto da: Catrin Huber (artista), Prof. Ian Haynes (archeologo), Rosie Morris (artista), Dr Thea Ravasi (archeologa), Alex Turner (archeologo e esperto di tecnologia digitale).
www.expandedinteriors.co.uk
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@ExpandedIN
NOTE SULL’ARTISTA
Catrin Huber, di origini tedesche vive e lavora a NewCastle (Inghilterra). Nel 2008 una Abbey Fellowship all’Accademia Britannica di Roma le ha permesso di approfondire il suo rapporto con i pittori dell’antica Roma e il loro lavoro. Huber ha esposto in Gran Bretagna (fra l’altro al Barbican Centre di Londra, e alla Sartorial Contemporary Art, Londra) e all’estero (Akademie Schloss Solitude, Stoccarda; Kunstverein Wilhelmshöhe, Ettlingen; RMIT Project Space, Melbourne). Ha vinto numerosi premi, residenze e borse di enti tra cui DAAD, Royal College of Art (John Crane Travel Award) e il Land Baden-Württemberg (Cité Internationale des Arts, Parigi). Huber ha studiato pittura alla Staatliche Akademie der Bildenden Künste di Karlsruhe e al Royal College of Art di Londra.