La severa facciata della casa, caratterizzata da riquadri in stucco bianco e da capitelli di forma cubica posti al di sopra degli stipiti della porta, permette di apprezzare uno dei rari esempi di dimora antica di età tardo-sannitica (II sec. a.C.). Entrati nella casa, si nota la vasca dell’impluvio realizzata da frammenti di anfore posti di taglio, una tecnica diffusa in Grecia e attestata a Pompei anche nella Casa della Caccia Antica.
Nel piccolo giardino la parete di fondo è decorata con animali selvaggi, tema di grande successo nella decorazione di aree aperte. Nelle pareti laterali sono raffigurati paesaggi egittizzanti con animali del Delta del Nilo, che probabilmente indicavano un legame del proprietario della casa con il culto di Iside, molto diffuso a Pompei negli ultimi anni di vita della città. La casa probabilmente apparteneva, sulla base di un’iscrizione elettorale dipinta sulla facciata, al magistrato LuciusCeiusSecundus.
Data di scavo: 1913-1914.