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Il progetto per l’Insula dei Casti Amanti tra tutela, valorizzazione e fruizione

La realizzazione della nuova copertura e delle passerelle sospese nell’Insula dei Casti Amanti.
L’intervento di restauro e valorizzazione dell’Insula dei Casti Amanti nella Regio IX dell’antica città di Pompei prende l’avvio in concomitanza con la seconda fase del Grande Progetto Pompei. A seguito del reperimento di risorse determinate dai ribassi d’asta ottenuti nelle gare d’appalto per l’affidamento degli interventi del Piano delle Opere, la Governance del Parco, rappresentata dal prof. Massimo Osanna,
all’epoca Soprintendente, e dalla Direzione Generale del Grande Progetto, all’epoca rappresentata dal generale CC Giovanni Nistri, decisero di reimpiegare quei fondi per predisporre nuovi progetti (ben 10) che sarebbero serviti a continuare il percorso virtuoso di recupero dell’antica città vesuviana. Tra questi progetti i più rilevanti riguardarono la Villa di Diomede, le Terme Centrali, la Casa delle Nozze d’Argento, la Casa di Cerere, la Torre di Mercurio con l’annesso tratto di mura, le Terme del Foro (maschili e femminili), l’edificio ottocentesco detto casa di Rosellino, l’Insula Occidentalis (con le domus
di Marco Rufo, della Biblioteca, di Castricio e del Bracciale d’Oro), e l’intera Insula dei Casti Amanti.

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