L’atrio è stato liberato dal materiale di risulta degli scavi ottocenteschi (US 1) rivelando il crollo delle coperture compluviate all’interno dello strato di pomici bianche (US 163) e una porzione residuale degli strati vulcanici da flusso (cineriti US 143) nel settore meridionale.
Questo settore ancora in parte ingombro dai crolli conserva il tablino affrescato (14) che occupa l’intero versante con, nell’angolo sud-ovest, un corridoio di accesso ad un settore ancora non esplorato. La rimozione delle ceneri vulcaniche ha rivelato in questo punto la presenza superstite di un pannello affrescato a fondo nero con natura morta.