Benvenuti stranieri, state cercando un bagno caldo? una stanza in affitto? Entrate pure e accomodatevi. Mi chiamo Giulia Felice. Mio padre Spurio non era nobile, sapete, ma abile negli affari come nessuno. Questa bella casa con il suo ampio giardino, che occupa l’intero isolato a due passi dall’anfiteatro, me l’ha lasciata in eredità lui. Sono estremamente legata a questo luogo, dove ho trascorso gli anni più belli della mia giovinezza. Qui ho mosso i primi passi con l’aiuto della balia, nella mia camera ho imparato a filare con la nonna, nella sala dei banchetti ricevevamo i parenti e gli ospiti, con lo sfarzo adeguato a una famiglia che non era aristocratica, ma poteva permettersi una casa di lusso.

Oltre a essere a me molto caro, a questo edificio io devo anche la mia indipendenza economica. Lasciate che vi racconti: qualche anno fa l’intera Pompei ha subito gravi danni a seguito di un terribile terremoto. Che disagio quel periodo! In città non funzionava nulla. Non c’erano più spazi dove passare qualche momento di relax e cura del corpo, perché le Terme Stabiane erano in restauro e le nuove Terme Centrali ancora in costruzione. Spinta dagli eventi, mi è venuta l’idea di ampliare e aprire al pubblico le mie belle sale da bagno e garantirmi così una rendita. È stato l’inizio della mia attività di imprenditrice immobiliare. Sono io che ho deciso di far dipingere l’avviso d’affitto sulla parete vicino all’ingresso. Deve essere visto fin da lontano, per questo è scritto in lettere grandi e di colore rosso. Un bagno raffinato, alcune botteghe e stanze ai piani superiori: ecco quello che potete affittare qui! Ma buona parte della casa la tengo per me, così da mantenere vivi i ricordi della mia giovinezza.

Questa mio nuovo impegno è un modo per far fruttare la mia proprietà e per gestirla in modo indipendente e creativo. Mi dà molta soddisfazione e mi fa conoscere sempre gente nuova. Felice sono, dunque, di nome e di fatto!

 

PRAEDIA DI GIULIA FELICE

Giulia Felice era proprietaria di una grande complesso (i cosiddetti Praedia) che occupa l’intera insula II, 4 ed è costituito da una domus ad atrio tuscanico, un grande giardino su cui si aprono una serie di ambienti residenziali, un impianto termale e un vasto parco. L’occupazione dell’insula ebbe inizio nel corso del II sec. a.C. ma il profondo rinnovamento edilizio ad opera di Giulia Felice risale alla metà del I sec. a.C.; ella riuscì a trasformare questa residenza in una fonte di guadagno. L’impianto termale, in particolare, da privato divenne pubblico: dall’ingresso aperto al civico 6 si accedeva al cortile porticato che fungeva da sala d’attesa, seguivano il frigidarium, il tepidarium con pavimento in suspensurae, il laconicum circolare e il calidarium con abside sul lato meridionale. Inoltre mise in affitto le tabernae dotate di banconi in via dell’Abbondanza.