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INSULA DEI CASTI AMANTI – Cantiere in corso

30L’Insula dei Casti Amanti (IX 12) si inserisce nel quartiere centrale della città antica di Pompei (Regio IX), lungo Via dell’Abbondanza. L’insula, scavata per circa la metà, ha un’area di circa 2.600 mq (70 x 37 m). Il core del progetto – diviso in due lotti differenti - è costituito da: verifica, progettazione e realizzazione della nuova copertura; scavi archeologici; riprofilatura dei fronti di scavo; messa in sicurezza degli elevati murari; restauro delle superfici e degli elementi archeologici. Un’equipe di professionisti (architetti, restauratori, ingegneri, archeologi) ha portato avanti una campagna di indagine conoscitiva di tutti gli aspetti e le specificità dell’area (rilievo architettonico, tecniche costruttive, fasi storiche, stato di conservazione della materia, caratteristiche meccaniche e degrado strutturale, etc.) che ha costituito una “fotografi a” dell’area e delle strutture nelle sue condizioni prima dell’inizio dei lavori anche con l’ausilio di analisi strumentali in situ (prove geognostiche, prove fisiche, prove strutturali, etc.) ed in laboratorio (analisi di campioni). 

Riscontrata l’inefficacia della copertura provvisoria ai fi ni del mantenimento dell’equilibrio conservativo, è stato studiato un nuovo sistema di copertura che libera tutta l’insula da qualsiasi elemento interferente con la fruizione delle aree e che poggia solo lungo i due vicoli laterali.A seguito di sondaggi archeologici approfonditi in corso d’opera, si è localizzata con precisione la posizione delle fondazioni delle 12 colonne di sostegno della struttura. La copertura è progettata con una struttura reticolare spaziale in acciaio, isolata sismicamente, la cui maglia si orienta e si dispone adattandosi alle giaciture del tessuto edilizio dell’insula. Una particolare attenzione è stata data all’impatto della copertura sul paesaggio di Pompei ed al rapporto pieno/vuoti esistente in relazione ai cortili, agli atri ed ai giardini interni all’insula.

Sono previsti all’uopo elementi vetrati in corrispondenza delle aree scoperte, per permettere di avere luce dall’alto. Nei vetri sono integrati elementi fotovoltaici atti a captare energia solare. In relazione alla fruizione dell’area, è stata elaborata una soluzione finalizzata a migliorare i livelli di accessibilità da parte dei visitatori, anche con il ricorso ad un camminamento integralmente sospeso, agganciato alla copertura, e collegato, tramite un ascensore, al percorso “Pompei per tutti”. I tre fronti di scavo artificiali sono stati oggetto di interventi di riprofiatura e di protezione con sistemi di ingegneria naturalistica, tali da garantire la messa in sicurezza dell’intera area nei confronti di potenziali fenomeni di instabilità dei fronti di scavo medesimi.

Nel corso delle operazioni di riconfigurazione sono stati rinvenuti significativi reperti archeologici e porzioni di affreschi o di elementi architettonici in situ o trascinati nelle fasi di crollo. Si è altresì deciso di lasciare a vista alcune porzioni di sezioni geologiche relative alle stratigrafi e del prodotto delle eruzioni rinvenute durante gli scavi. Sono stati progettati specifici sistemi di sostegno per gli elevati murari che garantiscono la stabilità delle strutture e riducono sensibilmente l’ingombro all’interno degli ambienti, consentendo così una migliore fruizione. E’ stato elaborato un articolato progetto di restauro esteso a tutte le superfici dell’insula (circa 200 prospetti) e di valorizzazione delle pavimentazioni e dei percorsi interni, calibrato sulle effettive forme di degrado rilevate e sulla loro entità, che è oggetto di un ulteriore appalto. Il progetto prevede anche uno scavo archeologico finalizzato ad una migliore comprensione e fruibilità delle unità abitative già individuate