Il vasto complesso presenta un’organizzazione degli spazi fondata su assi prospettici, simmetrie e sfondi di giardini riccamente ornati di statue e fontane. La parte più antica della struttura si sviluppa attorno all’atrio tuscanico con le magnifiche pitture di II stile e comprende ambienti per il riposo, il pranzo e il soggiorno sontuosamente decorati e illuminati da finestre aperte sul giardino prospiciente il mare. La villa era provvista anche di un complesso termale privato, riscaldato dalla cucina, successivamente trasformato in un’area destinata al soggiorno.
Verso est si estende il quartiere servile organizzato intorno ad un peristilio con fontana centrale su cui si affacciano ambienti destinati a deposito e dormitorio dei servi. Nell’angolo sud-ovest del peristilio si apre una galleria sotterranea che, sviluppandosi al di sotto del cinquecentesco canale del Sarno, funge da collegamento con un criptoportico affacciato sul mare, le cui strutture in crollo sono state rinvenute nei recenti scavi.
Attorno alla metà del I secolo d.C. il complesso si ampliò, sempre verso est, con l’aggiunta dell’enorme piscina, 61x17 metri, lungo la quale si dispongono le stanze da pranzo, per il soggiorno, alloggi per gli ospiti e piccoli giardini d’inverno ornati da splendide pitture. Studi paleobotanici hanno consentito di ricostruire la vegetazione originaria in essi presente: siepi di bosso, oleandri, limoni, platani, olivi, cipressi, rose ed edere rampicanti crescevano rigogliosi a complemento della decorazione scultorea e architettonica.