Enrico Giorgi (Università di Bologna)
referente PAP Alberta Martellone
Gli interventi realizzati finora hanno riguardato il rilievo tridimensionale mediante laser scanner e tecniche fotogrammetriche delle mura urbane (tra Porta Vesuvio e Porta Sarno) e della Casa di Obellio Firmo. In particolare il survey geofisico dell’intera abitazione, attraverso l'utilizzo del metodo georadar, ha portato all’individuazione di diverse anomalie pertinenti a strutture murarie sepolte.
Sebbene le ricerche siano ancora in corso, è già possibile osservare i resti di strutture murarie e lacerti di pavimenti cementizi. Pur con tutte le cautele dovute allo stato ancora preliminare delle ricerche, sembrano distinguersi alcuni ambienti che dovevano aprirsi sul giardino della Casa quando questo doveva essere meno esteso verso meridione. Tali strutture furono presumibilmente rasate proprio per ampliare il giardino sino alle dimensioni attuali (quelle del 79 d.C.). Nelle lacune pavimentali di questi ambienti è stato inoltre possibile approfondire ulteriormente lo scavo sino a riportare in luce altre strutture murarie, già rasate in antico proprio per costruire quella che allo stato attuale sembrerebbe la prima fase edilizia della Casa di Obellio Firmo. Questi rinvenimenti aprono la possibilità di mettere in luce e documentare fasi edilizie più antiche, riferibili forse ad un'organizzazione diversa dell'intera insula 14 della regio IX.