La casa, risalente al II sec. a.C., rispetta pienamente nella parte anteriore la pianta tipica della casa romana con ingresso, atrio e tablinum, posti su un unico asse. A causa dello spazio limitato, il peristilio nella parte retrostante è invece fortemente irregolare. Anziché quattro colonnati, ne ha solo due, i quali per lo più formano un angolo acuto.

Tra gli affreschi, realizzati alcuni anni prima dell’eruzione e restaurati nel 2016,spiccano due quadretti mitologici appartenenti alla decorazione dell’ambiente centrale che dà sul giardino. Si vedono il dio Apollo e una Ninfa nonché Diana e Atteone, cacciatore che fu trasformato in un cervo dalla dea perché l’aveva vista nuda mentre faceva il bagno.

La scena della caccia che ha dato il nome alla casa, ubicata nel peristilio, è ormai scolorita a causa dei fenomeni meteorici.

Data di scavo: 1823; 1833-1834.