L’impianto originario dell’edificio, risalente all'età repubblicana, ha subito notevoli variazioni dopo il terremoto del 62 d.C. e al momento dell’eruzione, nel 79 d.C., erano ancora in corso lavori di ristrutturazione, come testimonia la presenza di intonaco non dipinto sulle pareti di vari ambienti. In due di essi la decorazione parietale, dal caratteristico colore rosso che ha dato il nome alla casa, era invece già completata.
Il recente restauro operato nell'ambito del grande Progetto Pompei ha restituito la brillantezza originaria a questi affreschi. Nell'atrio è collocato il larario, una piccola edicola destinata al culto domestico, dove furono ritrovate sei statuette di bronzo delle divinità protettrici della casa.
Data di scavo: 1832; 1882.