La casa, che risale alla metà del I sec. d.C., deve il suo nome al bel mosaico con un orso ferito posto all’ingresso, che si affianca all’iscrizione di saluto “HAVE” con cui il proprietario accoglieva i suoi ospiti.
È stata riaperta al pubblico dopo un grande intervento di restauro dei mosaici, dei pavimenti e degli affreschi terminato nel 2016 e che ci permette di ammirarla nuovamente nello splendore dei suoi colori. La casa offre, infatti, alcuni dei più raffinati esempi di pittura della metà del I sec. d.C., come è possibile vedere nel triclinio con i quadretti che raffigurano Danae con il piccolo Perseo e il mito di Narciso. Sul fondo del piccolo cortile, al centro di un grande affresco che raffigura un giardino con un cinghiale e un lupo ai lati di un albero, è posta una coloratissima fontana a mosaico che mostra Venere stesa all'interno di una conchiglia e al di sotto Nettuno, il dio del mare, al centro di un fondale marino ricco di pesci di ogni tipo.
Data di scavo: 1865-1868.