La grande casa è frutto dell’aggregazione, avvenuta nel I secolo a.C., di due dimore, l’una con ingresso da via Stabiana, l’altra da vicolo del Lupanare. All'epoca dell’eruzione in tutta la proprietà si stava procedendo ad un radicale rinnovamento degli apparati decorativi secondo i dettami dell’epoca. Tra le parti già completate c’era l’esedra dove i convitati banchettavano su letti triclinari posti attorno ad un pregiato pavimento a lastre marmoree e circondati da raffinati affreschi con soggetti mitologici ispirati alla guerra di Troia, uno dei quali esposto al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
L’identificazione dell’ultimo proprietario della casa, Publius Vedius Siricus, si deve alla scoperta di un sigillo di bronzo recante tale nome. Sirico apparteneva alla classe politica e commerciale di Pompei e riceveva quotidianamente i suoi sostenitori accogliendoli nella sua abitazione con la beneaugurante iscrizione SALVE LUCRU, Benvenuto guadagno!, che si poteva leggere sul pavimento dell’ingresso.
La casa è stata oggetto di imponenti lavori di consolidamento e di restauro, terminati nel 2016 e che hanno restituito al visitatore la casa in tutta la sua grandiosità.
Data di scavo: 1851-1852; 1857-1859; 1862; 1872-1873.