La necropoli di Porta Ercolano, che si estende lungo la strada che portava a Napoli, era utilizzata già durante i primi secoli di vita di Pompei, anche se gli edifici funerari oggi visibili sono databili a patire dal I sec. a.C. in poi. Le tombe monumentali illustrano le tipologie funerarie più diffuse dell’epoca.
Uscendo da Porta Ercolano, sulla sinistra, sono visibili due tombe costituite da un sedile semicircolare in tufo, chiamato schola, caratteristiche di Pompei e dedicate dall'assemblea della città a cittadini illustri e meritevoli. Una di queste conserva l’iscrizione a grandi lettere del proprietario della tomba, la sacerdotessa pubblica Mamia, morta intorno al 29 d.C., che fece costruire il Tempio del Genio di Augusto nel Foro. Altre sepolture sono costruite su un alto podio* in forma di altare, come quella di NaevoleiaTychee Munatius Faustus con la raffigurazione del doppio sedile, simbolo dell’onore concesso di sedere in prima fila a teatro e di una nave che entra in porto. Più avanti, tra le tombe inizia il suburbio* della città popolato da numerose ville.
Data di scavo: 1763-1838.