Simile ad un bastione arroccato sul bordo del pianoro, la porta costituisce l’accesso occidentale alla città ed è tra le sette porte di Pompei la più imponente. Il nome deriva dal fatto che la strada in uscita conduceva al mare.
L’impianto con volta a botte in opera cementizia, cioè in impasto di malta e pietre, risale all'epoca della colonia sillana (80 a.C.). La porta ha due fornici, quello principale più alto, destinato al passaggio di cavalli e animali da soma; quello minore, più avanzato, costituisce un passaggio pedonale. Il circuito murario oggi visibile, impostato già nel VI secolo a.C., è lungo oltre 3200 m: si tratta di una doppia cortina muraria con cammino di ronda, protetta all'interno da un terrapieno. Dodici torri, più numerose sul lato settentrionale dove il terreno pianeggiante rendeva Pompei più vulnerabile, assicuravano la difesa.
L’entrata definitiva della città nell'orbita romana diminuì l’importanza delle mura, talora riusate e distrutte per fare posto a case.
Data di scavo: 1862-1863.