Questo edificio, il più imponente del lato orientale del Foro, fu fatto costruire da Eumachia, sacerdotessa di Venere appartenente ad una ricchissima famiglia pompeiana, per il culto dell’imperatore. Sotto il portico antistante l’ingresso erano esposte le statue dei personaggi pompeiani più ricchi ed importanti e ai lati del grande portale, al di sotto delle nicchie ancora oggi visibili, si trovavano due elogia di Romolo ed Enea, cioè due iscrizioni con l’elenco delle azioni virtuose da essi compiute.
La ricca cornice marmorea del portale con girali d’acanto popolati da animali venne rinvenuta nel Foro e fu qui erroneamente ricollocata, in realtà era pertinente all'adiacente Tempio del Genius Augusti. L’interno era costituito da un portico a tre ali, nel lato breve orientale si aprono tre esedre; quella centrale è di dimensioni maggiori e conteneva la statua della Concordia Augusta, ora al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Dietro questo portico si trovava un corridoio coperto, anch'esso a tre ali, al centro del quale era la statua di Eumachia, ora esposta in copia, il cui originale si trova al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Della ricca decorazione marmorea policroma non rimane nulla; come altri edifici del Foro l’edificio fu depredato poco dopo l’eruzione.
Data di scavo: 1814; 1817; 1836.