Le Terme del Foro si trovano alle spalle del Tempio di Giove e risalgono agli anni immediatamente successivi la deduzione della colonia di veterani da parte del generale Silla (80 a.C.). Parte femminile e parte maschile disponevano di ingressi separati.
La sezione maschile presenta sequenza di apodyterium (spogliatoio), utilizzato anche come tepidarium (per i bagni di media temperatura), frigidarium (per il bagno freddo), calidarium (per il bagno caldo). Come molti edifici a Pompei, le terme subirono gravi danni durante il terremoto del 62 d.C. Lo stato attuale è in gran parte il risultato dei successivi lavori di restauro. Notevole la cura e l’impegno dedicati alla decorazione degli ambienti, come ad esempio le nicchie per riporre abiti e oggetti per il bagno decorate con figure maschili in terracotta (telamoni) e la volta con elaborati stucchi a rilievo dell’apodyterium-tepidarium. Nello stesso ambiente si può notare un grande braciere di bronzo che serviva per il riscaldamento.
La parte femminile, più piccola era in ristrutturazione al momento dell’eruzione. Più di 500 lucerne trovate nella zona d’ingresso della parte maschile dovevano servire per l’illuminazione durante le aperture serali.
Data di scavo: 1823-1824.