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Villa di Oplontis

Progetto di indagine del PAP

Referente PAP Massimo Osanna

Le indagini archeologiche interessano la Villa A, posta immediatamente a sud del Canale Conte di Sarno, in un’area occupata fino agli anni ’80 del secolo scorso dall’edificio ottocentesco del Mulino Foglia Manzillo. L’area era stata acquistata dalla Soprintendenza a scopo di tutela e per liberare il prospetto a sud della villa, ostruito dall’incombente mole del mulino. Gli scavi hanno consentito di ricostruire l’originario affaccio a mare, costituito da un articolato sistema di terrazzamenti degradanti, che culminava nel livello più alto sul quale dominava la villa. In base a tali risultati la villa A di Oplontis risulta essere posta in posizione panoramica su un alto pendio dall’articolato profilo, posto a circa 15 m sul livello del mare e incombente sull’antica linea di battigia, oggi del tutto obliterata. Tale complesso rappresenta quindi un esempio, tra i numerosi noti nel corso del I secolo a.C., di villa maritima costruita sfruttando le emergenze del paesaggio costiero, al fine di esaltarne gli assetti e le prospettive più scenografiche. Le operazioni di scavo hanno offerto la possibilità di conoscere in maniera più esaustiva caratteri funzionali e strutturali delle gallerie di servizio che mettevano in comunicazione diversi settori terrazzati della Villa

Durante lo scavo di una delle gallerie è stato eseguito il calco della metà inferiore dell’anta sinistra della porta lignea d’accesso, ornata da colorazioni celesti e completamente combusta, scaraventata all’interno del condotto a causa della forza esercitata dalla cospicua deposizione dei lapilli in un primo momento e poi conservata grazie alla solidificazione dello strato di cinerite proprio dei flussi piroclastici.