(Insula 12, civico 6) L’insula è composta da più abitazioni e da un panificio. È stata oggetto di scavi archeologici fino a tempi recenti, ma non è ancora indagata in tutti i suoi settori. Al momento dell’eruzione del 79 d.C. erano in corso ristrutturazioni, forse per riparare i danni di un terremoto avvenuto alcuni giorni prima, come testimoniano i lavori di sistemazione idraulica e la ridecorazione in atto in un grande ambiente della Casa dei Pittori al Lavoro, sulle cui pareti sono stati trovati i disegni preparatori realizzati prima di applicare il colore dell’affresco, improvvisamente interrotti dalla catastrofe.
L’insula prende il nome dalla decorazione di un triclinio con quadri raffiguranti tre banchetti ambientati in altrettanti momenti dell’anno, di cui quello estivo con lo scambio del languido bacio tra due amanti.
Nella stalla annessa al panificio sono stati ritrovati gli scheletri dei muli utilizzati per girare le macine presenti e caricare il grano necessario alla produzione del pane.
Data di scavo: 1912; 1982-2010.