Stabiae svolgeva un importante ruolo strategico e commerciale già in età arcaica (VIII secolo a.C.). Il maggior addensamento abitativo va collocato tra la distruzione della città da parte di Silla (89 a.C.) e l’eruzione del Vesuvio (79 d.C.). In questo periodo, sul ciglio settentrionale del poggio di Varano, sorgono numerose villae in posizione panoramica, concepite prevalentemente a fini residenziali, con vasti quartieri abitativi, strutture termali, portici e ninfei splendidamente decorati. Attualmente è possibile visitare solo alcune di queste ville non ancora completamente indagate: ‘Villa S. Marco’ che, con una superficie di 11.000 mq., è una delle più grandi tra le ‘villae’ romane a carattere residenziale; ‘Villa Arianna’, la più antica, che deve il nome alla grande pittura a soggetto mitologico rinvenuta nella parete di fondo del triclinio e la villa detta ‘Secondo complesso’, separata da villa Arianna da una stradina.
Direttore del sito di Stabiae:
Silvia Martina Bertesago
La villa, così denominata per la grande pittura a soggetto mitologico rinvenuta sulla parete di fondo del triclinio, fu scavata quasi interamente tra il 1757 e il 1762, sotto la direzione dell'ingegnere svizzero Karl Weber. Lo scavo a quei tempi era condotto attraverso esplorazioni sotterranee che prevedevano solo il recupero degli oggetti e non anche l'indagine dell'intero contesto architettonico: pertanto, le suppellettili e gli affreschi meglio conservati venivano prelevati e inviati al Museo
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La Villa San Marco, così chiamata da un'antica cappella ivi costruita nella seconda metà del 1700, è una villa romana a carattere residenziale situata sul ciglio della collina, in splendida posizione panoramica. Esplorata in epoca borbonica, tra il 1749 e il 1754, è stata riscavata sistematicamente tra il 1950 e il 1962. L'impianto originario risalente alla prima età augustea subì successive trasformazioni in età claudia, quando al nucleo originario dell'atrio tetrastilo ionico si aggiunsero un
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Situata sul ciglio del pianoro di Varano la villa esplorata interamente nel 1762 dal Weber e nel 1775 dal La Vega, presenta oggi una superficie scavata di ca 1000 mq. L'indagine condotta sullo stesso sito a partire dal 1967 ha consentito di individuare il lato N del peristilio con portico su tre lati, e una serie di ambienti, tra cui un oecus, franati a valle per lo smottamento della collina. Dalla pianta dell'edificio redatta in epoca borbonica si evidenzia che il lato S del peristilio era chiu
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La grotta di San Biagio (NON VISITABILE), situata nella zona di Varano a Castellammare di Stabia, è un sito di grande interesse storico e archeologico. Nata probabilmente come cava di tufo in epoca romana, fu successivamente riutilizzata come necropoli cristiana. I ritrovamenti di tombe, lucerne con simboli religiosi e resti di pavimentazioni confermano la funzione sepolcrale del luogo. In origine, la grotta era dedicata ai martiri Giasone e Mauro, secondo fonti medievali. L’ambiente fu progress
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