Fig. 2 600x

Una natura morta con xenia dallo scavo della casa IX 10,1 a Pompei

Gli scavi presso l’isolato 10 della Regio IX, iniziati tra il 1888 ed il 1891 e presto sospesi, sono stati di recente ripresi (gennaio 2023) all’interno delle attività di ricerca e tutela del Parco Archeologico di Pompei nel progetto di messa in sicurezza dei fronti (Amoretti et al. 2023). Le attività di scavo, tuttora in corso, interessano il settore nord dell’isolato (civico 1), in particolare gli ambienti del panificio (4, 7 e 7a) e gli ambienti distribuiti intorno all’atrio (2) con accesso da via di Nola. Le strutture parzialmente a vista facevano già supporre la presenza di un ampio atrio con la canonica successione degli ambienti sul lato orientale e, sul lato opposto, l’ingresso al settore produttivo del forno. …leggi tutto

parco archeologico di pompei

Scheletri regio IX (1) 600

Ri-scavare Pompei:nuovi dati interdisciplinari dagli ambienti indagati a fine ‘800 di Regio IX, 10.1.4.

L’attività di scavo in corso all’insula10 della Regio IX di Pompei rientra negli interventi previsti dal progetto “Scavo e messa in sicurezza e restauro dell’insula 10 Regio IX ai fini della riconnessione con il tessuto urbano di via di Nola”, che prevede l’avanzamento del fronte di scavo verso sud-est, fino all’allineamento con i fronti delle adiacenti insulae 9 e 14. L’obiettivo è di liberare un’ampia parte rimasta non scavata (circa 3.200 mq) con i lavori effettuati nell’area tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo. La Regio IX occupa la porzione centrale della città ed è delimitata alle estremità nord e sud dai decumani di via di Nola e di via dell’Abbondanza. Un terzo asse, ancora in parte sepolto dalla coltre piroclastica, attraversava la zona centrale con andamento est-ovest identificato con la vìu mefiu o mefiru menzionata in una iscrizione osca letta sulla facciata della Casa del Moralista (Vetter 1957, s. 57; Varone, Stefani 2009, pp. 257-259). …leggi tutto

parco archeologico di pompei

E-Journal-1 Scavo di due vittime dell’eruzione nell’insula dei Casti Amanti2

Scavo di due vittime dell’eruzione nell’insula dei Casti Amanti. Nuovi dati vulcanologici e sismologici

“Avvennero molti infortuni a questo mondo, ma nessuno che valga ad arrecare cotanta soddisfazione ai posteri” scrive Goethe nel suo Viaggio in Italia, sotto la data del 13 marzo 1787. Quanto tragico fosse quell’ “infortunio”, lo si sta indagando ancora oggi, grazie a nuove tecnologie e metodologie della ricerca archeologica e vulcanologica. Sin dai primi scavi, iniziati nel 1748, il rinvenimento di vittime dell’eruzione del 79 d.C. ha fatto grande impressione sui contemporanei, anche oltre l’ambito archeologico. Si pensi, per citare un esempio particolarmente emblematico, al racconto Arria Marcella di Théophile Gautier (1852), ambientato nella villa di Diomede che aveva restituito i corpi di venti vittime, rifugiatesi nel criptoportico del complesso scavato tra il 1771 e il 1774 (Dessales 2002, p. 30). …leggi tutto

parco archeologico di pompei