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Il Larario della Casa IX, 10, 1

La casa IX, 10, 1, scavata parzialmente nei primi anni dell’Ottocento quando si misero in luce gli ambienti prospicienti via di Nola, occupa l’area nord-occidentale dell’insula (Amoretti et al. 2023). L’impianto architettonico ripropone la sequenza canonica fauces-atrio-tablino impostati sulla stessa direttrice prospettica. L’area alle spalle del tablino non è stata ancora messa del tutto in luce. La presenza costante di travertino di Sarno, associato alla tecnica muraria denominata “a telaio”, unitamente all’omogeneità del materiale edilizio utilizzato in tutta la casa, induce ad inquadrare l’impianto più antico tra la fine del III e l’inizio del II secolo a.C.

Sul lato nord dell’impluvio è un cartibulum marmoreo (alt. 0.70 m, spessore 0.12 m) con trapezofori a zampe di grifo che reggono la mensa (1.20 x 0.60 m), decorata da una cornice modanata e da due piccole teste di leone in corrispondenza degli spigoli settentrionali.

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