Giornate Europee del Patrimonio
Il Parco Archeologico di Pompei ed i siti vesuviani di Oplontis, Stabia e Boscoreale, aderiscono alle Giornate Europee del Patrimonio, manifestazione promossa nel 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea con l’intento di favorire il "dialogo e lo scambio culturale". Nella serata del 23 settembre 2017 ci saranno le aperture notturne agli Scavi di Pompei, di Oplontis e all'Antiquarium di Boscoreale con ingresso speciale ad 1 Euro (gratuità come prevista da normativa). Il tema scelto del Consiglio d’Europa per la nuova edizione è “Cultura e Natura”. Per seguire e raccontare l’evento sui social: #GEP2017 #culturaenatura #culturaèpartecipazione www.beniculturali.it/GEP2017.
Per l'occasione il Parco Archeologico di Pompei propone un itinerario tematico sul tema generale individuato in sede europea: “Cultura e natura”. L’itinerario considera tre diversi aspetti del rapporto tra cultura e natura nel mondo antico: l’ interesse per le bellezze paesaggistiche; l’ambiente naturale degli antichi giardini e nelle decorazioni degli interni delle abitazioni; l’utilizzo delle risorse naturali nell’economia antica. Il primo aspetto è esemplificato da alcuni edifici che godevano in antico di un ampio panorama sulla piana del Sarno e sul Golfo di Napoli. In particolare si potranno visitare le case di Championnet I e II, case a terrazza costruite sul bordo della collina e la Casa del Marinaio, abitazione ubicata nella parte più alta della città e dunque ugualmente panoramica, inaugurate il 22 settembre dopo gli importanti lavori di restauro condotti con il Grande Progetto Pompei ed aperte ora al grande pubblico. Analogo panorama potevano godere anche la Casa del bracciale d’oro, ancora non aperta la pubblico, ma di cui sono esposti nell’Antiquarium di Pompei i più importanti reperti attestanti il lusso di questa abitazione e di quelle contigue, costruite sulle mura ed affacciate con una bellissima visuale sul Golfo.
Il secondo aspetto è esemplificato dalla cd. Casa di Loreio Tiburtino, dove l’ampio giardino, ricostruito sulla base delle tracce dell’impianto antico recuperate durante lo scavo, costituiva una ampia zona della casa che, pur dimora urbana, aveva quasi il carattere di una villa col suo parco verde in cui passeggiare. L’amore per la Natura poteva tuttavia essere manifestato riproponendo sulle pareti delle stanze un ambiente naturale: così accade nella Casa del frutteto, dove due ambienti presentano le pareti dipinte con raffigurazioni di lussureggianti giardini, uno di ispirazione egizia; l’altro un vero e proprio frutteto.
Il terzo aspetto è invece esemplificato dal cd. Orto dei Fuggiaschi, uno dei cortili pompeiani che ospitavano all’interno un vigneto ed un’osteria all’aperto. Il vigneto è stato interamente ricostruito e, nell’ambito di una convenzione con una famosa casa vinicola, è destinato alla produzione di vino insieme ad altri vigneti pompeiani.
Gli stessi aspetti possono essere individuati anche negli altri siti archeologici che fanno capo al Parco Archeologico di Pompei.
A Castellammare di Stabia, le Ville di Arianna e di San Marco sulla collina di Varano godono anch’esse dello splendido panorama sul Golfo.
Anche la cd. Villa di Poppea a Torre Annunziata, l’antica Oplontis, posta sul bordo della falesia costiera, godeva di uno splendido affaccio sul mare, attualmente non più visibile per la presenza dell’abitato moderno. Inoltre sulle pareti dipinte dei suoi ambienti sono raffigurati piante, fiori e frutti che consentono di conoscere la vegetazione del mondo antico.
Nell’Antiquarium Nazionale “Uomo e ambiente nel territorio vesuviano” di Boscoreale sono esposti numerosi reperti organici e strumenti da lavoro che attestano quale era l’ambiente naturale e le coltivazioni dell’area vesuviana in epoca romana. Eccezionalmente potrà anche essere ammirato un affresco parietale proveniente dalla casa del Bracciale d’oro con una splendida riproduzione di un giardino dipinto che, insieme alle altre due pareti, trasformava l’intera stanza in un lussureggiante giardino.