NOTA STAMPA – Segreteria Tecnica
In riferimento alla notizia del concluso rapporto di collaborazione dei professionisti della "segreteria tecnica" presso il Parco archeologico di Pompei, apparsa questa mattina sulla stampa si rendono opportune le seguenti precisazioni.
I contratti degli esperti della segreteria tecnica di Pompei sono da sempre stati a termine (non c’è stato alcun licenziamento) anzi, grazie alla misura straordinaria prevista dalla legge di bilancio 2018, tale personale potrà essere inquadrato a tempo indeterminato nei ruoli del Ministero, con modalità analoghe a quelle stabilite per il personale precario delle pubbliche amministrazioni dalle norme attuative della c.d. riforma Madia.
La norma di legge cui si fa riferimento, in vigore dall’1 gennaio 2018 (articolo 1, comma 309, della legge n. 205 del 2017), prevede che, entro il 31 marzo 2018, il Mibact possa assumere, previa apposita selezione per titoli e colloquio, proprio il personale che ha lavorato nella Segreteria tecnica di Pompei per 36 mesi. Tale procedura sarà attivata nei prossimi giorni. Deve peraltro segnalarsi che i 36 mesi richiesti dalla norma sono stati maturati dal personale della segreteria tecnica il 16 febbraio 2018, giorno in cui i loro contratti sono scaduti.
La misura straordinaria di stabilizzazione sopra illustrata – contenuta nella legge di bilancio 2018 e non in un fantomatico decreto legge non convertito in legge – prevede un onere massimo di circa 500.000 euro annui a regime, che saranno a carico del bilancio del Ministero e non del Parco archeologico di Pompei, dotato di autonomia contabile. Ciò a conferma del grande interesse che il Ministero ha per Pompei.
Sempre la legge di bilancio 2018 ha previsto il ricorso alle procedure dei contratti istituzionali di sviluppo per valorizzare l’area contigua al Parco archeologico. E la struttura del Parco, oltre a poter contare sugli esperti eventualmente inquadrati a tempo indeterminato, potrà affidare ulteriori 20 incarichi di collaborazione a termine come quelli già attribuiti nel 2015 per la Segreteria tecnica.
Gli impegni del Governo e del Parlamento dal 2013 a oggi e gli eccezionali risultati ottenuti sono, quindi, sotto gli occhi di tutti. Più volte l’Unione europea e l’UNESCO hanno indicato il caso Pompei come esempio virtuoso nell’uso dei fondi e nella gestione di un sito patrimonio mondiale dell’umanità.
In ogni caso le vicende in oggetto, non incidono in alcun modo sul cronoprogramma del Grande Progetto Pompei. I cantieri non subiranno alcun rallentamento in quanto tutte le attività saranno con regolarità portate avanti grazie all'abnegazione dei funzionari del Parco archeologico di Pompei che si sono resi disponibili ad ulteriori carichi di lavori, per garantire piena continuità agli interventi.