Lo spirito ambivalente della donna – da rassicurante simbolo della maternità ad ambigua forza della natura – connota e caratterizza l’intera esposizione. L’apparente dicotomia insita nell’idea progettuale si esplica in due percorsi distinti, complementari e contigui, coinvolgendo due sedi delle Villae: il piano nobile di Villa d’Este e l’Antiquarium del Santuario di Ercole Vincitore.
Dalle forme classiche alle suggestioni del contemporaneo, in una continua eco narrativa, l’esposizione intende restituire spessore e poliedricità a figure femminili che la storia, l’immaginario collettivo e l’interpretazione hanno appiattito in un ruolo o in uno stereotipo.
“Questo complesso progetto, articolato attorno alla fascinazione della figura femminile, è sostenuto - dichiara il direttore delle Villae, Andrea Bruciati - dalla collaborazione con eccellenze della realtà museale nazionale, quali il Museo Nazionale Romano e il Parco Archeologico di Pompei. L’ambizione è quella di generare nuove connessioni ed esperienze di conoscenza, attraverso un racconto polifonico e composito.”
La mostra è organizzata dal CET – Centro Europeo Turismo Cultura e Spettacolo e ha il patrocinio della regione Lazio, Lazio Crea e il sostegno di Intesa San Paolo.