Come la fullonica di Stephanus e la Casa del Forno anche in questo caso un’originaria abitazione venne trasformata adattando le stanze ad attività produttive e commerciali, in questo caso di tipo agricolo. Nell'ampio giardino venne impiantata la coltivazione di fave, cipolle, cavoli e piante da frutto; un locale era adibito a stalla per animali. Lo splendore e l’alto livello sociale precedenti sono testimoniati dalle monumentali colonne del peristilio e dalle decorazioni parietali conservate in alcuni ambienti, per esempio quello a sinistra dell’ingresso attuale. Oltre le imitazioni di muratura in stucco colorato, notevoli sono le semicolonne nella parte superiore delle pareti, un tipo di decorazione derivato direttamente da modelli greci di III e II sec. a.C., molto raro a Pompei.

Il nome moderno della casa deriva dalla presenza di un graffito inciso sulla parete nord del peristilio, dove si vedono una grande nave da carico chiamata “Europa” affiancata da imbarcazioni di minori dimensioni.

Data di scavo: 1951-1961; 1972-1973; 1975.