Il complesso è formato dall'unione di due case adiacenti databili al II sec. a.C., che ora fungono da atrio principale e secondario. Di alto livello sono le pitture dell’atrio più importante che sostituirono in età augustea le precedenti decorazioni e raffiguranti scene teatrali ispirate alle commedie di Menandro. Tutto l’ambiente è molto raffinato, la vasca dell’impluvio è ricoperta da marmi colorati e il compluvio per lo scolo dell’acqua piovana, interamente ricostruito, è decorato con gocciolatoi figurati in terracotta.

Su un lato dell’impluvio è posto il caratteristico tavolo sorretto da tre sostegni marmorei a zampa leonina che recano inciso il nome dell’originario proprietario, Publius Servilius Casca Long(us), uno dei congiurati che uccisero Cesare nel 44 a.C. Il pregevole pezzo, appartenente ai beni confiscati del cesaricida, era giunto tra gli arredi del ricco proprietario di questa casa, collezionista di oggetti di pregio, come confermano anche il vasellame in argento e una statuetta bronzea rinvenute negli armadi posti nell'atrio.

Data di scavo: 1912; 1926-1927.