“Nel Vulcano”: Cai Guo-Qiang e Pompei
21 Febbraio
ANFITEATRO DI POMPEI - EXPLOSION STUDIO
Un’esplosione artistica, evento unico dell’artista Cai Guo-Qiang darà vita alla mostra al MANN
IN THE VOLCANO: Cai Guo-Qiang and Pompeii
DAL 22 FEBBRAIO AL 20 MAGGIO 2019
Inaugurazione 22 Febbraio, 16.30
21 Febbraio. Un’esplosione di polvere da sparo e fumi colorati nell’Anfiteatro di Pompei per ripercorrere la dinamica tragica e, al tempo stesso, vitale dell’eruzione del Vesuvio, in un viaggio poetico senza tempo che racconta la distruzione e la rinascita a nuova vita di Pompei.
E’ l’evento unico dell’artista Cai Guong-Qiang che il 21 febbraio dalle ore 12 nell’Anfiteatro darà luogo all’“Explosion Studio”: un’esplosione artistica che, attraverso le sue fasi, riproporrà non soltanto la tragedia che sconvolse Pompei ma anche la sua fortunosa scoperta, in grado di riportare alla luce eccezionali testimonianze storiche ed archeologiche.
Le opere create dall’esplosione artistica saranno “scavate” e poi trasferite al Museo Archeologico Nazionale di Napoli) per l’inaugurazione, prevista il 22 febbraio alle ore 16.30. Fino al 20 Maggio 2019, disseminati negli spazi museali (dalla Collezione Farnese alla sezione affreschi, dall’atrio ai mosaici), i lavori di Cai Guo-Qiang racconteranno il legame indissolubile tra passato e presente, cultura orientale ed occidentale.
La mostra è curata da Jérôme Neutres, il progetto è ospitato dal Parco Archeologico di Pompei e dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la realizzazione di In the Volcano è stata possibile grazie al supporto organizzativo della Fondazione Morra.
L’artista Cai Guo-Qiang prosegue, con questa poliedrica esperienza creativa, la sua attività in Italia, dopo il successo della performance con fuochi d'artificio a Firenze (City of Flowers in the Sky) e della personale Flora Commedia: Cai Guo-Qiang agli Uffizi, nell’ambito del più ampio progetto Viaggio di un Uomo nella Storia dell’Arte Occidentale di Cai Guo-Qiang.
Explosion Studio - Anfiteatro di Pompei
Un unicum, per le infinite suggestioni del luogo, sarà l’esplosione all’Anfiteatro di Pompei: al centro dell'arena, tele di diverse dimensioni e copie di oggetti legati alla vita quotidiana di Pompei, ma anche riproduzioni di sculture del MANN (Venere Callipigia, Ercole ed Atlante farnese, busto di Pseudo-Seneca) saranno collocati su una tela di 32 metri per 6, supportata da una piattaforma.
Explosion Studio si svilupperà in tre momenti: I. A partire dal capitolo evocativo "Tela della Civiltà", piccole esplosioni distruggeranno i manufatti disposti sulla tela, marcandoli in maniera violenta e con la stessa spietatezza che ha segnato le vite umane al momento dell'esplosione del Vesuvio; II. Dopo una breve pausa, colorati fuochi d'artificio verranno allineati lungo la tela e puntati verso il cielo per produrre l’effetto di un'eruzione vulcanica inarrestabile. I fuochi d'artificio incarneranno teatralmente un pesante "Sospiro", quello dell'ascesa e della caduta della civiltà umana; III. In chiusura, seguirà lo "Scavo": tra i fumi residui, l'artista e il suo team porteranno alla luce le "rovine archeologiche". La tela, segnata dall’Explosion, sarà riempita di immagini e colori ispirati agli oggetti scoperti a Pompei, ora conservati al MANN.
Pompei è un luogo del contemporaneo. Riprendo questo pensiero di Massimo Osanna, a cui si deve la promozione di questo progetto, che trovo quanto mai significativo, – dichiara la Direttrice ad interim del Parco Archeologico di Pompei, Alfonsina Russo - Pompei, sospesa nel tempo, ha da sempre catturato l’immaginazione e lo spirito creativo di artisti di ogni epoca, ricordandoci che quel tragico evento del 79 d.C. si è impresso nella memoria collettiva per l’eternità, non solo per la sua storia e testimonianza unica di un’epoca, ma anche per il profondo senso di fragilità e di impotenza a cui ci rimanda costantemente”.
La mostra “In the Volcano” al MANN
Dopo l’Explosion Studio nell’Anfiteatro, il percorso “In the Volcano” troverà naturale completamento nella mostra al MANN.
Particolarmente evocativa l’installazione della tela di 32 metri nella sala del Toro Farnese: qui, tra gli archi e le volte, essa si presenterà come un affresco sul soffitto.
L’itinerario di visita si svilupperà, poi, tra le tele e gli oggetti “scavati”, che saranno collocati, insieme ai dipinti con la polvere da sparo creati a New York, nelle collezioni permanenti museali.
Se Cai Guo-Qiang reinterpreterà i capolavori dell'antica statuaria, dall’Ercole Farnese alla Venere Callipigia, rileggendoli con le suggestioni dei colori della polvere da sparo, uno sguardo originale sarà dedicato alla vita quotidiana degli antichi romani, ricostruita grazie a vasi e manufatti in terracotta esposti su semplici piattaforme.
Per concludere il viaggio, una barca, ancorata alla parete e affiancata dagli affreschi di Pompei, rivelerà il segreto atemporale di un’esperienza artistica sempre in fieri.
“Grazie all’opera di Cai Guo-Qiang, il folclore, le suggestioni e la potenza delle tradizioni orientali si collocano, prepotenti, nelle sale del MANN, dimostrando che la condivisione culturale nasce da un’analoga capacità di guardare il mondo con la curiositas di cui parlavano gli antichi”, afferma il Direttore del Museo, Paolo Giulierini.
"Quando l'eruzione del Vesuvio seppellì le antiche civiltà greca e romana, la natura creò un capolavoro avente come medium la catastrofe, preservando eredità monumentali come una capsula del tempo-spazio... – dichiara Cai Guo-Qiang - L'energia repressa del vulcano si accumula fino a quando non può essere più contenuta, portando a un’esplosione sfrenata! Un tale stato naturale può anche essere trovato nella natura umana e nella nostra condizione sociale, e anche in risonanza con la natura dei miei decenni di lavoro con la polvere da sparo... Per questo progetto, ho cercato di lasciare che gli ormoni prendessero il comando, per creare qualcosa che avesse un tocco di ferocia. In un periodo in cui le persone spesso si sforzano di essere eccessivamente civilizzate, lucidando con cura, "ripulendo" le loro opere e persino i concetti che tentano di spiegare il significato dei loro lavori. Non posso semplicemente inscenare un'eruzione incontrollata, richiamando il vulcano e il giorno del giudizio di Pompei? Un evento del tutto inaspettato, qualcosa che arriva proprio sulla nostra strada! "
Jérôme Neutres, curatore della mostra, aggiunge: "Pompei è più di un museo, è la città delle immagini, con le sue case ricoperte di affreschi e mosaici, dal pavimento al soffitto. La città sembrava vivesse con l'arte. Il dialogo con Pompei per Cai Guo-Qiang investe questo mondo di immagini e la sua immaginazione. Per questa mostra, Cai Guo-Qiang ha usato nuovi mezzi di creazione, rinnovando il suo gesto con l’uso di vetro, specchio, marmo, ceramica, gesso ... L'artista ha trovato nella cultura e nella storia artistica di Napoli e della Campania nuovi media con cui realizzare i suoi dipinti-esplosioni. Questo dialogo si materializza nella scenografia della mostra allestendo le opere di Cai Guo-Qiang all'interno delle collezioni, tra le opere di Pompei, creando una sorta di caccia al tesoro, avanti e indietro tra passato e passato ed effetti speculare tra l'estetica di Pompei nel primo secolo e l'arte eminentemente contemporanea di Cai Guo-Qiang."
La mostra sarà accompagnata da un catalogo (pubblicato dalla casa editrice Silvana Editoriale in inglese e in italiano, cui seguirà a un’edizione cinese edita da TCREATIVEMEDIA). Un video-documentario diretto da Shanshan Xia (disponibile al pubblico in visita al MANN) accompagnerà la mostra.
Biografia CAI
Cai Guo-Qiang (1957, Quanzhou, Cina) si è formato presso l'Accademia Teatrale di Shanghai. Ha lavorato con diversi media artistici, tra cui disegno, installazione, video e performance. Durante il suo soggiorno in Giappone, dal 1986 al 1995, ha esplorato le proprietà della polvere da sparo nei suoi disegni, avviando un percorso di ricerca che ha portato allo sviluppo degli eventi esplosivi che oggi realizza. Attingendo alla filosofia orientale e legandosi alle questioni sociali contemporanee, le sue opere stabiliscono uno stretto dialogo tra gli spettatori e l'universo più vasto che li circonda. La sua arte e, in particolare, le installazioni esplosive sono permeate da una forza che trascende il piano bidimensionale, fornendo allo spettatore una suggestiva fonte d’ispirazione.
Cai Guo-Qiang ha ricevuto il Leone d'Oro alla 48° Biennale di Venezia del 1999, il Premio Cultura al 20°Asian Culture Prize di Fukuoka del 2009, ha vinto il Barnett e Annalee Newman Foundation Award nel 2015 e il Premio Bonnefanten per l'Arte Contemporanea (BACA) nel 2016. Nel 2012, è stato tra i cinque vincitori del prestigioso Praemium Imperiale, un Premio alla Carriera nelle Arti. Inoltre, è stato anche tra i cinque artisti che hanno ricevuto la Medaglia d'Arte del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti per il suo eccezionale impegno nello scambio culturale internazionale. Nel 2008, Cai è stato direttore degli effetti speciali e visivi per le cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi estive a Pechino.
Tra le sue mostre personali e progetti, si ricordano Cai Guo-Qiang on the Roof: Transparent Monument, al Metropolitan Museum of Art, New York nel 2006 e la retrospettiva I Want to Believe, che ha aperto al Solomon R. Guggenheim Museum, New York nel 2008
La sua prima mostra personale in Brasile, Da Vincis do Povo, itinerante in tre città del Paese nel 2013, è stata la mostra più visitata da un artista vivente in tutto il mondo con un milione di visitatori. Nel giugno 2015, Cai ha creato l'evento esplosivo Sky Ladder Off (Huiyu Island, Quanzhou, in Cina), opera che è diventata soggetto del documentario prodotto da Netflix del 2016 Sky Ladder: L'arte di Cai Guo-Qiang, diretto dal vincitore dell’Academy Award, Kevin Macdonald.
Cai Guo-Qiang:Fireflies è stato il più grande progetto di arte pubblica realizzato negli Stati Uniti dall’artista negli ultimi dieci anni e lanciato a Philadelfia nel settembre 2017. Il più recente evento esplosivo, City of Flowers in the Sky, si è tenuto a Firenze nel novembre 2018. Le mostre personali includono Cai Guo-Qiang: October al Pushkin State Museum of Fine Arts, Mosca, Russia (2017); e Flora Commedia: Cai Guo-Qiang agli Uffizi, alla Galleria degli Uffizi di Firenze (2018).
Attualmente vive e lavora a New York.
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- Intervento Jérôme Neutres (Curatore della mostra)
- Intervento prof. Massimo Osanna
- Intervento Paolo Giulierini (Direttore del Mann)
Antonella Carlo
Responsabile Ufficio comunicazione MANN
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Ufficio Stampa e comunicazione
Parco Archeologico di Pompei
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